
Bellissimo fine settimana in quel di Venezia dove il DOGE ci attendeva trepidante nel farci ammagliare dalla sua stupenda citta'piena di bellezze e scorci mozzafiato,abbiamo vissuto tutta la citta' sotto un altra ottica ,quella dei semplici cittadini veneziani ,la Venezia semplice di tutti i giorni no la classica piena di turisti (che sono veramente tanti) e non nei classici posti canonici . Innanzi tutto va fatto un plauso agli amici trail del luogo che hanno organizzato tutto in maniera impeccabile senza una sbavatura non lasciando indietro nessuno e facendoci partecipi del loro sforzo organizzativo ,ospitabilita' a tutto tondo offerta a piene mani con gentilezza veneziana ..........BRAVI!!!!!!.
Veniamo a un sunto dell'accaduto,.................partiamo da Cattolica alle 8 circa con il torpedone dell'amico MITICOJANE e signora speranzosi e gasati per il tour prefissato,andatura turistica in autostrada fino a Mestre dove vagabondiamo un po' per le vie della stazione FF.SS alla ricerca di un parcheggio non a pagamento, ricerca resa vana dalle troppe auto ,decisione lampo......andiamo via si va a Mogliano V. forse abbiamo piu' fortuna ,arrivati depositiamo l'auto in un mega parcheggio gratuito e si va in treno fino a Venice. Arrivati ci dirigiamo subito in albergo,ottimo e pulitissimo vicino al canal grande,pranzo in un self anche questo buono poi in tour x la citta' arrancando faticosamente x calle e ponti fino a pomeriggio inoltrato,...........tempo clemente con temperature rigide . Sera struscio prima di cena con relativo drick nei localini tipici dove tutti si ritrovano x un "ombretta" in compagnia.........proviamo anche noi e rimaniamo molto contenti. Per cena classica pizza altro giro e poi a nanna cotti.
Al mattino colazione elle 7.30 abbondante con il MITICOJANE che sembra un cammello che si prepara x il Sahara......ingurgitando ogni ben di dio x ottimizzare di calorie i 25 km che si prepara a fare.Usciti in strada incontriamo altri TRAIL che vanno verso il ritrovo,via ci uniamo e andiamo la dove era prefissato ,attraversiamo mezza citta' e cammina cammina ci si ritrova tutti in una palestra privata dove un bel gruppo di omaccioni partono x questa bella avventura. Io ROSICO amaro dall'invidia e sto' fermo al palo come un cagnolino. Foto di gruppo e si va un po' da una parte un po' dall'altra,noi siamo in compagnia di una guida professionale e gentilissima che ci spiega la storia di Venezia ,dopo un lungo pellegrinaggio arriviamo in piazza San Marco dove attendiamo gli atleti che arrivano dalle parte del ponte dei Sospiri. Divulgazione storica anche x gli atleti per circa 15minuti poi causa freddo gli indomiti ripartono ,noi delle retrovie arranchiamo fino al traguardo posto dove erano partiti.
Arrivati al traguardo dopo una doccia degli atleti andiamo a mangiare tutti assieme in un locale non molto distante e dopo i ringraziamenti del caso omaggio a tutte le signore pacche sulle spalle e saluti vari decidiamo di ripartire verso casa ,erano circa le 16 .......a ritroso verso Mogliano V. in treno ,in auto verso casa si parte...........ma il bello arriva adesso. Eravamo allertati dalle famiglie a casa che il tempo era pessimo in riviera e con un leggero patema d'animo partiamo consci di trovarci da li a poco in una tormenta di neve de da ore flagellava la costa romagnola.
Prime avvisaglie dalle parti di Imola dove cartelloni luminosi ci davano code ,e iso-radio divulgava bolettini di guerra ricolmi di file kilometriche per raggiungere la costa.Poi ad un tratto l'irreparabile ...............una CODA dinnanzi a noi ............3...o 4 km di serpentone d'auto si ergeva dinnanzi a noi. STOP tutti fermi x circa un ora avanzando a passo di lumaca fino alle luci di Imola,dove la pol strada aveva incanalato tutte le auto in un unica fila x fermare tutti i T.I.R che scendevano a sud. Passato l'imbuto la strada è libera e tranquilla fino a Riccione dove da li in avanti una coltre nevosa ammantava tutto e tutti ,............iso-radio ci informa che fra Cattolica e Pesaro causa mega tamponamenti ci sono 7 km di coda,decidiamo di uscire dall'autostrada a Riccione e di proseguire sulle strade di casa ,inbiacate ma piano piano percorribili.Arriviamo in una Cattolica semi deserta e piena di neve alle 10.30.confusi e felici ci dividiamo ognuno x le sue strade a notte fonda. Per arrivare a Gradara la mia auto sprovvista di catene e stato deciso di non muoverla e GRAZIE al nostro salvatore Gabriele (Duracell) calato come un santo in loco ci siamo fatti accompagniare a casa con l'auto con gomme TERMICHE fino sull'uscio .. Un ringraziamento speciale all'amico Gabriele che con sprezzo del pericolo ha dato il meglio di se.
Chiusa la porta di casa ci rimane in bocca una bellissima avventura in terra veneziana con BRIVIDO finale che consiglio a tutti GRAZIE VENEZIA...........e a presto. Ciao Beli